Quanto sarebbe bello poter vivere in un mondo parallelo, in cui la nostra immaginazione può avere il sopravvento e lasciarci liberi di affrontare esperienze senza la paura delle ripercussioni che queste potrebbero avere sul futuro. Un mondo in cui i fatti accadono, noi li viviamo, li sentiamo e poi ci svegliamo. Sì, stiamo parlando proprio dei sogni, quella dimensione in cui il nostro corpo si abbandona al sonno, ma la mente vaga, vede e si ritrova immersa in storie parallele rispetto alla vita reale.
Anche se la maggior parte dei sogni che facciamo ogni notte avviene in maniera involontaria e inconscia, esiste una tipologia di sogno che invece ha proprio la caratteristica di essere consapevole e di poter essere controllato dalla mente di chi sta sognando: questi sono i sogni lucidi.
I sogni lucidi
Con il termine sogni lucidi si intendono quei sogni in cui la persona è consapevole di sognare e soprattutto riesce ad assumere in diversa misura il controllo della narrazione o dei fatti che caratterizzano il sogno, influenzandone così il corso.
Mentre solitamente i sogni possono avvenire in qualsiasi fase del ciclo del sonno, alcuni studi hanno invece dimostrato che i sogni lucidi si verificano nella fase del sonno REM, ossia in quel ciclo del sonno caratterizzato dalla perdita di tono dei muscoli posturali, dall’attivazione dei muscoli che controllano la faccia e la porzione distale delle gambe e da un aumento dell’attività cerebrale, fatta eccezione per il sistema limbico dove invece l’attività neuronale diminuisce.
Durante questa fase del sonno, quindi, pur avendo coscienza di stare dormendo, chi si muove in questa specifica dimensione onirica ha la possibilità di governare e modificare la situazione.
Perché facciamo sogni lucidi?
La capacità di muoversi all’interno di sogni lucidi è stata associata molto spesso alla metacognizione, ossia alla conoscenza che una determinata persona ha o sviluppa rispetto ai propri processi cognitivi e al loro funzionamento. È stato infatti individuato come la capacità di controllare gli eventi onirici sia legata a una maggiore attività nelle aree frontali del cervello, ossia di quella zona che solitamente durante il sonno viene inibita e che è legata nei momenti di veglia al monitoraggio del pensiero, all’intuizione e al senso critico.
Chi quindi realizza sogni lucidi stimola durante il sonno una parte del cervello che solitamente mentre dormiamo e realizziamo sogni non lucidi è soppressa.
I sogni lucidi spontanei e indotti
Il verificarsi dei sogni lucidi può avvenire sia spontaneamente che tramite tecniche di induzione.
I sogni lucidi spontanei sono solitamente molto più rari e complessi da prevedere, mentre al contrario è possibile allenare la propria mente ad entrare in questa dimensione onirica tramite diverse tecniche di induzione.
Le principali utilizzate in ambito scientifico comprendono:
- il reality test: si basa sul fatto che nei sogni non si ha solitamente consapevolezza di sé. Questa tecnica prevede quindi l’introduzione di semplici test di controllo durante la fase di veglia in modo da innescare nel cervello un’abitudine e stimolarlo a ripetere la medesima azione anche nella dimensione onirica. In questo modo si riesce a raggiungere la lucidità necessaria per distinguere il sogno e la realtà.
- l’induzione mnemonica dei sogni: con questa tecnica l’obiettivo è allenare il cervello a riconoscere la differenza tra sogno e veglia. In particolare, questa capacità viene stimolata ripetendo una specifica frase dopo essersi svegliati dopo un periodo di sonno, ossia “la prossima volta che dormirò, ricorderò che sto sognando”.
- wake back to bed: questa tecnica prevede di svegliarsi nel cuore della notte e tornare a dormire solo dopo che è trascorso un certo periodo di tempo, solitamente tra i 30 minuti e le due ore.
I sogni lucidi sono una tipologia di dimensione onirica che caratterizza gli esseri umani da millenni e che ancora oggi affascina e incuriosisce rispetto al funzionamento della mente umana, portandoci a riflettere sul potere e le capacità del nostro cervello.